La mente è inconsciamente alla ricerca di qualcosa che catturi i nostri sensi. Spesso ci piace qualcosa ma non sappiamo giustificarne il perché. Abbiamo a disposizione una tavolozza di colori che arricchiscono le nostre percezioni ed è bene saperla utilizzare con consapevolezza.
I Distr-Attori della nostra vita
In uno studio sull’”impatto del colore nel marketing” è stato scoperto come circa il 90% dei giudizi di immediata rilevazione che associamo ad un prodotto sono basati sul nostro livello di gradimento del colore utilizzato. Parlare di packaging, design significa aprire porte ad oggi molto commentate, ma non sempre approfondite in modo accurato. I colori richiamano l’attenzione, comunicano più di quanto possa fare un testo e creano identità durevoli in un brand. Per questo è sempre un’ operazione delicata intervenire nel reframing estetico di un prodotto. Una componente semiotica che rimanda all’ importanza non solo del contenuto ma soprattutto della sfera dell’espressione.
L’abito fa il monaco
Un antico detto affermava il contrario. Ma è ancora vero? Purtroppo la necessità di un posizionamento solido del brand afferma il contrario. Sempre meno l’acquisto è legato alla soddisfazione di bisogni primari. La virtù a cui aspirare è il desiderio. Sarete sicuramente d’accordo con noi che più della metà delle vostre spese è dettata dal “colpo di fulmine”. Scegliamo un oggetto per il suo profilo, per la sincronia delle componenti che lo realizzano. Un abito da indossare deve essere prima di tutto bello e dopo comodo. Un brand non deve far altro che seguire le linee che guidano le nostre scelte comuni. Anche se è difficile selezionare un percorso comune per tutti, si può sicuramente cercare quello che maggiormente si associa al nostro valore aziendale e che rispecchia la sensibilità odierna verso il neuromarketing.
L’effetto isolamento
Il principio dell’effetto dell’isolamento dimostra come gli utenti riescano a memorizzare in modo selettivo contenuti che si “distaccano” dal vasto repertorio offerto dal web. Nell’ambito del web design il colore segnala quindi le strade d’accesso che desideriamo far percorrere al nostro cliente. Una sorta di itinerario inconscio, almeno in parte, che ci permette di affrontare una comunicazione avvincente e soprattutto mirata. Non dimentichiamo mai che il codice visivo è la nostra credenziale d’accesso nel mondo dell’utente. Non pretendiamo fin da subito una comunicazione diretta ed intrusiva, ma speriamo in un riscontro positivo, in una ricerca che il cliente azionerà di prima persona. L’idea è quella di influenzare positivamente lo stato d’animo di chi ci osserva, trasformando in un piacere la nostra auspicabile relazione futura.