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Nel 1965 quando per la prima volta si parlò di Corporate Strategy si intendeva dar risalto ad un concetto di pianificazione strategica preventiva e accurata. Oggi le variabili del successo sembrano essere sempre meno rigide e le riflessioni dei professionisti rivolgono attenzione ad ulteriori problematiche.

Programmazione di un piano

L’idea di sedersi a tavolino e elaborare un piano di azione è sicuramente ancora utile e accreditata. Ma sempre meno efficace per una visione di lungo periodo. Certamente con questo non si intende sottrare spazio ad un’analisi preventiva dello scenario sul quale si intende agire. L’idea è un po’ più complessa. Un buon piano strategico è ancora devoto all’indagine meticolosa ma, ha compreso con il tempo, l’importanza di lasciare tra un programma ed un altro spazi vuoti.

“White space” calcolati

Ogni previsione può avere delle lacune dettate dall’imprevedibilità certa dell’avvenimento di un determinato evento. Così ciò che possiamo fare è avvicinarci sempre di più alla verità. Gli esperti di marketing che “indovinano” la strategia sono quindi dei guru premonitori? Certamente sono dotati di buone competenze oltre che di una buona astuzia nel lasciare “sotto coperta” un piano B. Lo spazio vuoto, apparentemente, è così colmato da un calcolo razionale di eventuali strategie sottese.

La flessibilità e l’evoluzione strategica

L’obiettivo più alto è dunque far si che la strategia deliberata, predisposta dal vertice, venga realizzata mediante programmi di azione. È bene infatti ribadire come non si possa parlare ad oggi di un’unica visione strategica. Esiste una strategia intenzionale che nutre la mente dei dirigenti di una qualsiasi impresa e coltiva i desideri di realizzazione di una visione futura. Il confronto della “vision” imprenditoriale deve poi tuttavia scontrarsi con analisi reali del proprio ambiente interno ed esterno. È qui che nasce la strategia deliberata, ed è qui la mission dell’impresa di portarla a compimento. La flessibilità però è il requisito che permette a quegli spazi bianchi di essere scritti quando le cose non procedono come dovrebbero. Questo è il momento di mettere in atto strategie emergenti che nascono dalla necessità di rivisitare situazioni critiche ma anche acquisire nuove opportunità irrinunciabili.